REPORT: 6 ANNI DI LOTTE
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Lo SPAM è il collettivo di Studenti e Precari dell’Ateneo di Macerata, che nasce dalla necessità di ottenere degli spazi autogestiti e condivisi all’interno dell’Università. Necessità soddisfatta con l'occupazione di alcune aule situate al piano terra della facoltà di Filosofia, in via Garibaldi, nel novembre 2004, in concomitanza con le manifestazioni nazionali contro lo smantellamento del sistema universitario previsto dalla riforma Moratti.
Dalla protesta nazionale si passa a quella locale, di fronte alle reticenze degli organi di Ateneo, in particolare del rettore Roberto Sani, che si è opposto fin dal principio all'autogestione, in nome di un millantato, ma mai realizzato, utilizzo di quegli spazi a fini didattici.
“Il Rettore decreta di procedere all’immediato sgombero dei locali siti a piano terra occupati, senza autorizzazione, da un gruppo di studenti; ed autorizza l’Amministrazione, in caso di necessità, a rivolgersi all’Autorità di Pubblica Sicurezza per i necessari interventi”.
Questo il testo del decreto rettorale datato 19 Febbraio 2005 con il quale il rettore Roberto Sani entra a pieno titolo nella storia dell’università di Macerata, autorizzando di fatto la possibilità di un’azione repressiva delle forze dell’ordine all’interno di aule universitarie. […]
Quello inizialmente esposto è solo l’ultimo, ed il più grave, degli attacchi del rettore allo SPAM, dopo averci accusato di essere “ragazzi in cerca di assistenzialismo”, “disagiati”, dopo aver detto che “l’università è un’azienda che deve pensare a competere con gli altri atenei” e senza mai aver accolto la possibilità di discutere e mettere in pratica le idee e le proposte di reddito sociale ed autoformazione avanzate dagli studenti e precari in assemblea allo Spam.
Consci del fatto che non basta affermare semplicemente la contrarietà alla riforma Moratti se poi nei fatti non si agisce concretamente per affermare nuovi diritti, resisteremo a qualsiasi tipo di tentativo di sgombero. (Stralcio del comunicato stampa SPAM del 2 marzo 2005). Mentre le minacce, mai velate, del Rettore andavano avanti, SPAM continuava a utilizzare quegli spazi per portare avanti le sue iniziative:
° Cineforum a tema (ad esempio quello sui film ispirati a 1984 di George Orwell);
° Corsi di lavorazione artigianale e un concorso di poesia;
° Assemblee e dibattiti sulla riforma Moratti dell’Università;
° Mostre curate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti;
° La tessera SPAM, unica forma autogestita di lotta alla precarietà, che negli anni continua a raccogliere adesioni sia da parte degli esercizi convenzionati della prima ora, sia da parte di altri commercianti del centro storico, che la ritengono un’iniziativa efficace.
° Sala studio e lettura, come punto di riferimento alternativo alle aule accademiche.
Dopo otto mesi di autogestione, le istituzioni d'Ateneo rispondono alle istanze di SPAM con due “goliardici” cambi di serratura alle aule occupate.
SPAM RELOADED...
Nel dicembre 2005, SPAM si riappropria di un nuovo spazio a Scienze Politiche.
Nasce uno sportello di informazione rivolto a studenti e precari; un luogo comune che pone in relazione tutti i soggetti che vivono l’università condividendo percorsi conflittuali e creando meccanismi di auto-tutela dall’aggressione del processo di riforma della scuola:
“Stop precarietà!” → distribuzione delle tessere-sconto SPAM;
“Punto CopyRiot” → diffusione gratuita di dischi masterizzati, contro brevetti e copyright.
Conclusa anche questa esperienza (ennesimo trucchetto del cambio del lucchetto), SPAM resta parte attiva della vita d'Ateneo, attraverso la realizzazione di attività culturali finanziate dal Centro per l'Orientamento, aperte non solo agli studenti, ma all'intera cittadinanza.
La rassegna “CineSpam” tocca negli anni tematiche disparate, passando da un mai banale viaggio nel cinema comico (forum monografico su John Belushi, Le radici del comico e i suoi sviluppi) a film che parlano di multiculturalità, integrazione e autodeterminazione dei popoli.
“Altre strade, altri percorsi” è un ciclo di incontri letterari, che ha visto negli anni la partecipazione di autori di fama nazionale (Stefano Benni, Pino Cacucci, Wu Ming), sociologi ed economisti attivi nella costruzione di una società “altra” (Andrea Fumagalli, Alessandro Dal Lago, Marco Bascetta), nonché giovani scrittori emergenti.
Nel 2009, SPAM contribuisce alla realizzazione di un laboratorio teatrale “dal basso” all'interno dell'Ateneo.
Infine, da luglio 2006, il collettivo universitario organizza “Spamming Festival” nel cortile della Facoltà di FIlosofia, sul cui palco si sono alternati, sin dalla prima edizione, One Dimensional Man, Marta sui tubi, Masoko, Settlefish, The Di Maggio Connection, affianco ad altri gruppi locali e nazionali della scena indipendente, DJ-VJ set, performance teatrali.
ANOMALOUS WAVE...
Nel 2008 SPAM si trova al centro del movimento dell'Onda Anomala, promuovendo assemblee e discussioni tra studenti, ricercatori e docenti, per trovare soluzioni comuni su come fronteggiare gli ingenti tagli all'istruzione, contenuti del Ddl 133/08.
Partendo dalle manifestazioni pubbliche di dissenso (occupazione Aula 8 di Scienze della Comunicazione, corteo di studenti medi e universitari del 7 novembre), SPAM pone al centro dell'attenzione il percorso dell'autoformazione, come strumento di conoscenza per la diffusione di un sapere libero (“lezioni aperte” con docenti e ricercatori)
Dopo la manifestazione nazionale del 14 novembre, il percorso intrapreso esce dalle aule e propone un nuovo piano per il diritto allo studio, dando il via a una serie di iniziative per il trasporto gratuito per gli studenti di Scienze della Formazione e dei collegi ERSU più in periferia e per la drastica riduzione dei prezzi dei parcheggi per tutti gli studenti.
SPAMMING NOW...
Negli ultimi mesi, SPAM si è battuto contro il ridimensionamento dell'attività formativa all'interno delle Facoltà (soppressione della Laurea Magistrale in Filologia Classica) e contro la totale cancellazione del fondo per le attività culturali finanziate dall'Ateneo.
Nel tempo il Collettivo SPAM non ha perso di vista il valore della rappresentanza studentesca come forma di monitoraggio dell'operato delle istituzioni universitarie, presentandosi alle elezioni per il rinnovo degli organi accademici.
più chiacchiere che voti
RispondiEliminaBeh, se la capacità di agire all'interno dell'università fosse quantificabile in voti...
RispondiEliminaE' facile non firmarsi... Ancor più facile parlare di inutili parate che hanno l'unico scopo di addestrare i politicanti di domani... le chiacchiere sono i voti che si lucrano agli universitari offrendo aperitivi e portandoli sotto braccio fin dentro le urne...
Gabriele
Voto Officina ma simpatizzo per Spam.
RispondiEliminaSusy