venerdì 3 dicembre 2010

13 DICEMBRE, ORE 17.30, Facoltà di Lettere: Spam incontra Spinoza.



"In molte città gli studenti prendono d’assalto le librerie Mondadori. Questa Saviano non gliela perdona."

"Cinque studenti in sciopero della fame. Ma i veri impavidi mangiano in mensa."

"Gasparri sulle proteste studentesche: “Servono arresti preventivi”. Panico negli asili."

"Le risorse saranno assegnate agli atenei in base alla qualità della didattica e della ricerca. Se è buona, vuol dire che si può tagliare ancora un po’."

"Secondo l’opposizione ci sarebbero contraddizioni nella riforma del ministro Gelmini. Per esempio, tra ministro e Gelmini."

"La riforma introduce i ricercatori a tempo: dopo sei anni esplodono."

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giovedì 18 novembre 2010

MOBILITAZIONE 17 NOVEMBRE: REPORT


"No al Ddl Gelmini! Uniti contro la crisi!" è quanto recita lo striscione che campeggia sulla facciata della facoltà di Lettere di Macerata. Azione degli studenti e precari del Collettivo Spam in agitazione contro i tagli, la precarietà e il DDL Gelmini nella giornata nazionale di mobilitazione di tutti gli atenei italiani. La protesta è proseguita in centro città con un presidio comunicativo in piazza


L’approccio competitivo che caratterizza la politica aziendale e che sta mano a mano imponendo l’abolizione dei diritti fondamentali del lavoratoresta infiltrandosi anche nel mondo universitario tramite l’inserimento all’interno del Consiglio d’Amministrazione d’Ateneo di enti privati (previsto dal DDL Gelmini). Le necessità di bilancio si sono sostituite all’interesse per una politica culturale e formativa manifestandosi in una serie di tagli ingiustificati i quali hanno comportato: una drastica restrizione dell’offerta formativa, il blocco nell’avanzamento delle carriere dei docenti, la riduzione dei finanziamenti alla ricerca e la precarizzazione della figura del ricercatore.

Nel caso specifico dell’Università di Macerata sono stati sospesi i corsi di lingue straniere del Centro linguistico di Ateneo, è stato diminuito l’importo delle borse di studio Erasmus Placement, è stata pesantemente intaccata l’offerta formativa (su tutto, il caso dell’interclasse tra le magistrali in Filologia Moderna e Classica).

La preoccupazione maggiore, per il nostro territorio, riguarda per l'accordo di programma tra le Università di Macerata e Camerino, che rischia di provocare un ulteriore ridimensionamento dell'offerta formativa di entrambi gli Atenei, oltre ad una grave riduzione dei servizi. A partire da oggi, gli studenti e precari del Collettivo Spam avvieranno una serie di iniziative ed interventi in aula, allo scopo di sensibilizzare gli studenti e la cittadinanza, per opporsi all'approvazione del DDL 1905/09, in discussione nei prossimi giorni in Parlamento.

martedì 16 novembre 2010

Waiting for ... "Letture Taumaturgiche contro la crisi!"

Domani, Mercoledi 17 Novembre, a partire dalle ore 9.30 in occasione della giornata dello studente, saremo presenti con un banchetto di "sensibilizzazione della cittadinanza" all'incontro tra Via Lauri e corso Garibaldi (Cortile/Gelatiere/Coyote Ugly per capirci, o Carpisa per capirci ancora meglio).
Nel pomeriggio parteciperemo inoltre alla lezione di storia del pensiero politico a Scienze Politiche (ore 15.oo) e poi continueremo in giro tra città e lezioni.
Il tutto in attesa di "Letture taumaturgiche contro la crisi" .... Cosa??? Cercare di captare il segnale e raggiungerci e presto saprete ...

mercoledì 27 ottobre 2010

MOBILITAZIONE 27 OTTOBRE: COMUNICATO STAMPA

NO AL DDL GELMINI! PER IL SAPERE PUBBLICO, UNITI CONTRO LA CRISI!

Il collettivo universitario S.P.A.M. il 27 ottobre ha organizzato una mattinata dimobilitazione, durante la quale, studenti e precari, partendo dall’auditorium del San Paolo, si sono mossi attraverso il mercato in direzione delle varie facoltà maceratesi, distribuendo volantini e materiale informativo, per sensibilizzare la cittadinanza in merito alla questione del ddl Gelmini e sulla necessità di organizzare una protesta generalizzata che ne richieda il ritiro.

Il disegno di legge per la riforma universitaria proposto dal governo è attualmente fermo alla camera dei deputati per questioni di bilancio, ma, stando alle intenzioni del ministero, sarà discusso e votato subito dopo l’approvazione della prossima finanziaria.

- RIFORMA DELLA GOVERNANCE E ACCENTRAMENTO DEL POTERE NELLE MANI DEL RETTORE E DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. Il senato accademico perderà gran parte del suo potere decisionale per divenire un organo quasi ed esclusivamente consultivo. Ciò corrisponde ad una messa in discussione dello stesso principio di democrazia universitaria.

- PARTECIPAZIONE DI ENTI PRIVATI AI LAVORI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. Provvedimento che scavalca l’idea di un’università pubblica e libera delineando una propensione a gestire in termini aziendalistici (e quindi privatistici) il sistema di istruzione e di ricerca.

- IL RICERCATORE A TEMPO DETERMINATO. Il ricercatore non sarà più incorporato all’interno dell’organico d’ateneo ma diverrà una figura precaria che alla scadenza di due contratti a tempo determinato di 3 anni ciascuno dovrà vedersi confermare la possibilità di collaborazione con l’università.

- MERITOCRAZIA. Agli studenti meritevoli, rilevati in base a test nazionali standard, viene promessa una borsa di studio che dovrà però essere restituita integralmente successivamente alla laurea. Ciò comporta un indebitamento dello studente che, con ogni probabilità, non si troverà nelle condizioni di poter restituire il prestito, data anche la difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro.

Il ddl Gelmini rappresenta la fase conclusiva di un’operazione politica tesa all’affossamento dell’università pubblica, operazione di cui la legge 133 del 2008 (la quale prevedeva ingenti tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario) è stata una tappa determinante.
A livello nazionale si è sollevata, in queste ultime settimane, una mobilitazione che chiede l’immediato ritiro del ddl e una vera riforma volta ad invertire il processo di dequalificazione che da almeno un decennio sta investendo il sistema universitario e scolastico italiano.
E’ chiara inoltre la necessità di generalizzare la protesta aprendola alle istanze degli operai che stanno lottando contro la soppressione dei loro diritti fondamentali, dei lavoratori precari della scuola, e dei movimenti che lottano contro la privatizzazione di altri beni comuni come l’acqua e l’ambiente o per i diritti dei migranti.
A Macerata, all’interno di un ateneo che sta già facendo pesantemente i conti con i tagli imposti dalla legge 133 e che si è trovato a dover ridurre significativamente l’offerta formativa, Giovedì scorso si è svolta un’assemblea generale dalla quale sono uscite le seguenti proposte:

- Costituire un’assemblea aperta e liberamente partecipata che riunendosi periodicamente si faccia promotrice della protesta ma al contempo elabori proposte alternative all’attuale disegno di legge.

- Promozione di incontri e giornate di mobilitazione al cui interno coinvolgere e sensibilizzare tutte le realtà territoriali oltre che universitarie al fine di individuare intenti comuni e comuni forme di lotta.

Collettivo S.P.A.M.

martedì 26 ottobre 2010

SPAM IN SIT- IN, IL MICROFONO E' APERTO: MERCOLEDI 27 OTTOBRE ORE 10.30, DAVANTI L'AUDITORIUM SAN PAOLO.

Dopo l'assemblea dello scorso giovedi, il Collettivo Spam continua a mobilitarsi contro il DDL 1905 (10) e contro tutte le politiche tese a precarizzare sempre più il mondo del lavoro.
L'appuntamento è per mercoledì alle 10.30 davanti l'Auditorium San Paolo di Macerata, dove si terrà un sit-in all'aperto. Aperto sarà anche il microfono: chiunque vorrà potrà interveninire e apportare il suo contributo alla discussione.
La cornice affollata del mercato maceratese sarà occasione per avvicinare - tramite volontinaggio - tutta la popolazione alle tematiche affrontate nel dibattito: quella della precarietà è una triste realtà che non può essere relegata ai soli confini universitari. Vi invitiamo a partecipare e a far sentire la vostra voce, oltre che a diffondere il verbo tra i vostri amici. E' un momento storico importante questo, dove ad essere a rischio è il futuro di tutti.

Ps: In caso di pioggia, ci inverermo qualcosa e trovaremo modo e sede per assemblarci.

Collettivo Spam

RIFLESSIONI SULL' ASSEMBLEA DI GIOVEDI 21 OTTOBRE. E ora ..."che fare"?

Permetteteci un leninismo: che fare? Che fare da domani in Ateneo e nella città? L'assemblea di giovedì scorso ha evidenziato diverse cose:

1) la necessità di capire il funzionamento del tavolo tecnico programmatico proposto da Officina Universitaria;

2) la possibilità di ottimizzare e concretizzare la nostra volontà di proseguire su strade "altre" attraverso il rapporto che si può tessere con la Rete29Aprile e con i lettori/lettrici madrelingue, nonchè con tutte le categorie precarie dell'Ateneo (co.co. pro dei centri d'Ateneo in testa);

3) la necessità di divenire noi stessi capofila di un gruppo organizzato e composito, veramente alternativo, che da oggi può proporre un modello di democrazia partecipativa all'interno e al di fuori dell'Ateneo;

4) la necessità di divenire concretamente reperibili e aperti alle istanze SERIE che vengono fuori dai momenti assemblari e non solo da quelli.

Detto questo, che fare, appunto? Riappropriamoci dell'Università, torniamo a vivere la città!
Sabra, la lettrice di madrelingu francese presente all' assemblea, si è messa a nostra disposizione per una "lezione multilingua" sulla riforma e sulla crisi generalizzata. Creiamo l'appuntamento e mettiamolo in pratica.
Anche la dottoressa Gaballo (Rete29Aprile) ci ha proposto di sottoscrivere un documento aperto alla città: lavoriamoci insieme e presentiamolo.
Abbiamo ancora i contatti e le capacità per promuovere seminari, momenti di incontro, attività culturali AUTOGESTITE sulle tematiche a noi più care, non perdiamo questa occasione: la campagna referendaria per l'acqua entrerà nel vivo a breve, si spera, e l'autunno degli operai si annuncia caldissimo.
E' il momento di rendere concreto il documento della Sapienza: "Uniti contro la Crisi".

lunedì 11 ottobre 2010

SABATO 16 OTTOBRE SPAM INVADE ROMA: NO ALLA PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO E DEL SAPERE.

REPORT: 6 ANNI DI LOTTE

LOADING SPAM...
Lo SPAM è il collettivo di Studenti e Precari dell’Ateneo di Macerata, che nasce dalla necessità di ottenere degli spazi autogestiti e condivisi all’interno dell’Università. Necessità soddisfatta con l'occupazione di alcune aule situate al piano terra della facoltà di Filosofia, in via Garibaldi, nel novembre 2004, in concomitanza con le manifestazioni nazionali contro lo smantellamento del sistema universitario previsto dalla riforma Moratti.
Dalla protesta nazionale si passa a quella locale, di fronte alle reticenze degli organi di Ateneo, in particolare del rettore Roberto Sani, che si è opposto fin dal principio all'autogestione, in nome di un millantato, ma mai realizzato, utilizzo di quegli spazi a fini didattici.

“Il Rettore decreta di procedere all’immediato sgombero dei locali siti a piano terra occupati, senza autorizzazione, da un gruppo di studenti; ed autorizza l’Amministrazione, in caso di necessità, a rivolgersi all’Autorità di Pubblica Sicurezza per i necessari interventi”.
Questo il testo del decreto rettorale datato 19 Febbraio 2005 con il quale il rettore Roberto Sani entra a pieno titolo nella storia dell’università di Macerata, autorizzando di fatto la possibilità di un’azione repressiva delle forze dell’ordine all’interno di aule universitarie. […]
Quello inizialmente esposto è solo l’ultimo, ed il più grave, degli attacchi del rettore allo SPAM, dopo averci accusato di essere “ragazzi in cerca di assistenzialismo”, “disagiati”, dopo aver detto che “l’università è un’azienda che deve pensare a competere con gli altri atenei” e senza mai aver accolto la possibilità di discutere e mettere in pratica le idee e le proposte di reddito sociale ed autoformazione avanzate dagli studenti e precari in assemblea allo Spam.
Consci del fatto che non basta affermare semplicemente la contrarietà alla riforma Moratti se poi nei fatti non si agisce concretamente per affermare nuovi diritti, resisteremo a qualsiasi tipo di tentativo di sgombero. (Stralcio del comunicato stampa SPAM del 2 marzo 2005). Mentre le minacce, mai velate, del Rettore andavano avanti, SPAM continuava a utilizzare quegli spazi per portare avanti le sue iniziative:
° Cineforum a tema (ad esempio quello sui film ispirati a 1984 di George Orwell);
° Corsi di lavorazione artigianale e un concorso di poesia;
° Assemblee e dibattiti sulla riforma Moratti dell’Università;
° Mostre curate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti;
° La tessera SPAM, unica forma autogestita di lotta alla precarietà, che negli anni continua a raccogliere adesioni sia da parte degli esercizi convenzionati della prima ora, sia da parte di altri commercianti del centro storico, che la ritengono un’iniziativa efficace.
° Sala studio e lettura, come punto di riferimento alternativo alle aule accademiche.

Dopo otto mesi di autogestione, le istituzioni d'Ateneo rispondono alle istanze di SPAM con due “goliardici” cambi di serratura alle aule occupate.

SPAM RELOADED...
Nel dicembre 2005, SPAM si riappropria di un nuovo spazio a Scienze Politiche.
Nasce uno sportello di informazione rivolto a studenti e precari; un luogo comune che pone in relazione tutti i soggetti che vivono l’università condividendo percorsi conflittuali e creando meccanismi di auto-tutela dall’aggressione del processo di riforma della scuola:

“Stop precarietà!” → distribuzione delle tessere-sconto SPAM;
“Punto CopyRiot” → diffusione gratuita di dischi masterizzati, contro brevetti e copyright.

Conclusa anche questa esperienza (ennesimo trucchetto del cambio del lucchetto), SPAM resta parte attiva della vita d'Ateneo, attraverso la realizzazione di attività culturali finanziate dal Centro per l'Orientamento, aperte non solo agli studenti, ma all'intera cittadinanza.
La rassegna “CineSpam” tocca negli anni tematiche disparate, passando da un mai banale viaggio nel cinema comico (forum monografico su John Belushi, Le radici del comico e i suoi sviluppi) a film che parlano di multiculturalità, integrazione e autodeterminazione dei popoli.
“Altre strade, altri percorsi” è un ciclo di incontri letterari, che ha visto negli anni la partecipazione di autori di fama nazionale (Stefano Benni, Pino Cacucci, Wu Ming), sociologi ed economisti attivi nella costruzione di una società “altra” (Andrea Fumagalli, Alessandro Dal Lago, Marco Bascetta), nonché giovani scrittori emergenti.
Nel 2009, SPAM contribuisce alla realizzazione di un laboratorio teatrale “dal basso” all'interno dell'Ateneo.
Infine, da luglio 2006, il collettivo universitario organizza “Spamming Festival” nel cortile della Facoltà di FIlosofia, sul cui palco si sono alternati, sin dalla prima edizione, One Dimensional Man, Marta sui tubi, Masoko, Settlefish, The Di Maggio Connection, affianco ad altri gruppi locali e nazionali della scena indipendente, DJ-VJ set, performance teatrali.

ANOMALOUS WAVE...
Nel 2008 SPAM si trova al centro del movimento dell'Onda Anomala, promuovendo assemblee e discussioni tra studenti, ricercatori e docenti, per trovare soluzioni comuni su come fronteggiare gli ingenti tagli all'istruzione, contenuti del Ddl 133/08.
Partendo dalle manifestazioni pubbliche di dissenso (occupazione Aula 8 di Scienze della Comunicazione, corteo di studenti medi e universitari del 7 novembre), SPAM pone al centro dell'attenzione il percorso dell'autoformazione, come strumento di conoscenza per la diffusione di un sapere libero (“lezioni aperte” con docenti e ricercatori)
Dopo la manifestazione nazionale del 14 novembre, il percorso intrapreso esce dalle aule e propone un nuovo piano per il diritto allo studio, dando il via a una serie di iniziative per il trasporto gratuito per gli studenti di Scienze della Formazione e dei collegi ERSU più in periferia e per la drastica riduzione dei prezzi dei parcheggi per tutti gli studenti.

SPAMMING NOW...
Negli ultimi mesi, SPAM si è battuto contro il ridimensionamento dell'attività formativa all'interno delle Facoltà (soppressione della Laurea Magistrale in Filologia Classica) e contro la totale cancellazione del fondo per le attività culturali finanziate dall'Ateneo.
Nel tempo il Collettivo SPAM non ha perso di vista il valore della rappresentanza studentesca come forma di monitoraggio dell'operato delle istituzioni universitarie, presentandosi alle elezioni per il rinnovo degli organi accademici.