"No al Ddl Gelmini! Uniti contro la crisi!" è quanto recita lo striscione che campeggia sulla facciata della facoltà di Lettere di Macerata. Azione degli studenti e precari del Collettivo Spam in agitazione contro i tagli, la precarietà e il DDL Gelmini nella giornata nazionale di mobilitazione di tutti gli atenei italiani. La protesta è proseguita in centro città con un presidio comunicativo in piazza
L’approccio competitivo che caratterizza la politica aziendale e che sta mano a mano imponendo l’abolizione dei diritti fondamentali del lavoratoresta infiltrandosi anche nel mondo universitario tramite l’inserimento all’interno del Consiglio d’Amministrazione d’Ateneo di enti privati (previsto dal DDL Gelmini). Le necessità di bilancio si sono sostituite all’interesse per una politica culturale e formativa manifestandosi in una serie di tagli ingiustificati i quali hanno comportato: una drastica restrizione dell’offerta formativa, il blocco nell’avanzamento delle carriere dei docenti, la riduzione dei finanziamenti alla ricerca e la precarizzazione della figura del ricercatore.
Nel caso specifico dell’Università di Macerata sono stati sospesi i corsi di lingue straniere del Centro linguistico di Ateneo, è stato diminuito l’importo delle borse di studio Erasmus Placement, è stata pesantemente intaccata l’offerta formativa (su tutto, il caso dell’interclasse tra le magistrali in Filologia Moderna e Classica).
La preoccupazione maggiore, per il nostro territorio, riguarda per l'accordo di programma tra le Università di Macerata e Camerino, che rischia di provocare un ulteriore ridimensionamento dell'offerta formativa di entrambi gli Atenei, oltre ad una grave riduzione dei servizi. A partire da oggi, gli studenti e precari del Collettivo Spam avvieranno una serie di iniziative ed interventi in aula, allo scopo di sensibilizzare gli studenti e la cittadinanza, per opporsi all'approvazione del DDL 1905/09, in discussione nei prossimi giorni in Parlamento.
L’approccio competitivo che caratterizza la politica aziendale e che sta mano a mano imponendo l’abolizione dei diritti fondamentali del lavoratoresta infiltrandosi anche nel mondo universitario tramite l’inserimento all’interno del Consiglio d’Amministrazione d’Ateneo di enti privati (previsto dal DDL Gelmini). Le necessità di bilancio si sono sostituite all’interesse per una politica culturale e formativa manifestandosi in una serie di tagli ingiustificati i quali hanno comportato: una drastica restrizione dell’offerta formativa, il blocco nell’avanzamento delle carriere dei docenti, la riduzione dei finanziamenti alla ricerca e la precarizzazione della figura del ricercatore.
Nel caso specifico dell’Università di Macerata sono stati sospesi i corsi di lingue straniere del Centro linguistico di Ateneo, è stato diminuito l’importo delle borse di studio Erasmus Placement, è stata pesantemente intaccata l’offerta formativa (su tutto, il caso dell’interclasse tra le magistrali in Filologia Moderna e Classica).
La preoccupazione maggiore, per il nostro territorio, riguarda per l'accordo di programma tra le Università di Macerata e Camerino, che rischia di provocare un ulteriore ridimensionamento dell'offerta formativa di entrambi gli Atenei, oltre ad una grave riduzione dei servizi. A partire da oggi, gli studenti e precari del Collettivo Spam avvieranno una serie di iniziative ed interventi in aula, allo scopo di sensibilizzare gli studenti e la cittadinanza, per opporsi all'approvazione del DDL 1905/09, in discussione nei prossimi giorni in Parlamento.